La cucina giapponese non è solo diversa dalla nostra per ciò che riguarda le pietanze, parte del suo fascino è legato anche agli utensili ed ai procedimenti particolari che vengono utilizzati per le cotture e nel taglio del pesce.
Il consiglio per ottenere un sushi perfetto è dunque quello di fare qualche acquisto “orientale” per avere una cucina adeguatamente attrezzata.
L’”hangiri” è un recipiente di legno largo e basso che ricorda un tino. E’ formato da doghe molto strette tra di loro, serrate da due cerchi di metallo e un fondo piano. Il suo utilizzo è quello di accogliere il riso cotto che va velocemente raffreddato e condito per il sushi. Anche l’”Hangiri”, prima dell’utilizzo, deve essere lasciato in ammollo per 2 minuti e deve asciugare perfettamente dopo il lavaggio.
Il “manata” è il tagliere di legno; deve essere molto spesso per far sì che il tempo non lo deformi. Un consiglio, è quello di utilizzare tre taglieri diversi: uno per le verdure, uno per la carne ed uno per il pesce e pulirli, preferibilmente, con acqua bollente e aceto.
I “saibashi” sono dei bastoncini, lunghi una trentina di centimetri e di spessore maggiore rispetto a quelli da tavola. Si utilizzano in cucina per prendere, separare, rimestare, rigirare.
“Uchiwa” è il ventaglio che viene utilizzato per raffreddare più velocemente il riso per il sushi; in origine era di bambù, adesso si può trovare nella versione in plastica ricoperta di carta di riso.
L’”uroko otoshi”, infine, è uno squamapesce di metallo.